Es.02 Regole per un buon marchio
Alcune semplici regole da ricordare durante la progettazione di un marchio
Regola 01
In nessun caso il marchio potrà assomigliare, o ricordare, un altro e deve escludere ogni pericolo di essere identificato o confuso con un altro. Una lunga ricerca in pubblicazioni specializzate, o nella rete, può ovviare, almeno in parte, a questo inconveniente. Soluzioni “facili” possono essere considerate come avvertimento che “un altro abbia già pensato” la stessa soluzione.
Regola 02
Nel limite del possibile, la forma e la composizione del marchio debbono essere l’espressione di un’idea, della caratteristica o del tipo della persona, di una istituzione, di una professione.
Regola 03
Essendo un marchio di riconoscimento, deve essere chiaro, semplice, facilmente ricordabile, affinché si possa comprendere, identificare immediatamente. Questo si raggiunge, generalmente, con la rappresentazione di una forma geometrica, che racchiuda il significato di una forma compatta. Molto spesso è la forma geometrica stessa a fornire lo spunto per un simbolo.
Regola 04
Il marchio deve essere simbolico: cioè il suo significato deve essere identificabile o almeno deve risvegliare l’intuizione per il contenuto nell’osservatore.
Regola 05
Ogni marchio dovrebbe essere riducibile, nella sua forma, al massimo (carta intestata/distintivo), mentre l’ingrandimento è sempre meno problematico.
Regola 06
L’utilizzazione del marchio deve essere possibile in tutte le forme e su tutti i mezzi, siano essi bi - o tridimensionali, stampa su carta, su altri materiali come il legno, il metallo quale supporto non sempre piatto. Si deve prestare per la visione a monitor, per un’insegna luminosa, per una fusione in materiale plastico o metallo, ecc. Meglio un marchio sviluppato sulle tre dimensioni.
Regola 07
Trasformato da positivo in negativo, il marchio non deve avere diminuita la sua espressività. Bisogna prevedere il possibile cambiamento totale della forma, rovesciando un positivo in un negativo, o viceversa.
Regola 08
Il marchio deve essere progettato in bianco e nero (tenendo conto dei valori positivi e negativi). In un secondo tempo si può studiare una rappresentazione a colori; mai però, deve avvenire l’inverso!
Regola 09
La preparazione di varianti del marchio (riduzioni o ingrandimenti, positivi, negativi, outline su diversi fondi, retinati, a colori in positivo e negativo ecc) fornisce un quadro più completo delle numerose possibilità di applicazioni dello stesso, rendendo più facile fin dal principio l’inserimento del marchio nei vari contesti.
Regola 10
Il marchio (simbolo) può, ma non deve essere “completato” con il nome dell’industria, della ditta, o con il nome proprio. Questo può completarlo o con una scritta caratteristica che si inserisce formalmente nel simbolo, o la si aggiunga organicamente allo stesso, oppure con un carattere tipografico, posizionato in modo adeguato, sopra o sotto, al lato o intorno, secondo la forma del simbolo.
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